La terza fase

La parte più recente, risalente ad un periodo posteriore al 1350 é data dalla imponente struttura muraria, in cui si apre la porta principale di accesso al Borgo: “Porta Grande”.
Tale complesso, costituisce il settore più monumentale del Borgo e testimonia della notevole potenza raggiunta dalla famiglia dei Conti di Piagnano.
Recentemente restaurato, é formato da due massicci corpi quadrangolari, in mezzo ai quali si apre l’ingresso vero e proprio in posizione arretrata per una migliore difesa della porta stessa.
Al di sopra dell’arco esterno, una nicchia di notevoli dimensioni doveva ospitare lo stemma del casato.
Più in alto una fila di beccatelli in mattoni, completano la facciata.
L’ampio vano d’accesso conserva ancora i caratteri della monumentalità antica.
Esso é delimitato da due archi; l’arco esterno molto spesso, in conci di pietra arenaria a sesto leggermente acuto, presenta nella facciata interna grossi blocchi di gessite accuratamente lavorati e perfettamente assemblati. L’altro arco, a tutto sesto, rivolto all’interno del Borgo é in cotto.
Robuste travature sorreggono il tavolato del soffitto; archi ciechi in cotto a tutto sesto nelle pareti laterali fanno ipotizzare la tipologia di una piccola corte coperta con vani laterali.
E’ probabile che in questa corte avvenissero gli scambi con il mondo esterno, venivano scaricati i carri e trasportati nei magazzini, i cavalli e le bestie da soma erano consegnati al personale addetto alle stalle.
All’edificio che fiancheggia la via principale del Borgo, si accedeva tramite una scala ancora ben individuabile in un vano oggi adibito a stanza di servizio.
Questa era la casa del Comune costituita da due stanze piuttosto ampie; qui risiedeva il Vicario del Conte che amministrava la giustizia in assenza del Signore e qui si riunivano i rappresentanti della Comunità.
Era questo insieme alla Rocca l’edificio del potere.
Ed é in queste stanze che l’11 dicembre 1574 si é conclusa la lunga storia della Contea di Piagnano, passata sotto il governo diretto del Papa.